La musica con la pancia


Tutte la volte che si parla di musica succede che si comincia a disquisire sulla tecnica, lo stile, la bravura, l'originalità di un brano o di un artista ma poco spesso di cosa ci evoca o ci smuove dentro.
Così mi è venuto in mente di raccontare la MIA musica ovvero quella che mi piace ma da un punto di vista diverso ovvero descrivendo quello che mi ricorda o mi fa sentire quando l'ascolto.
So già che sarà durissima data la quantità di brani che mi danno brividi o che me li hanno dati e che spaziano dalla classica al rock, dalla musica d'autore italiana all'elettronica anni '80.
Che dire... proviamoci e vediamo che succede.

sabato 14 aprile 2012

Fabrizio De Andrè - Sidun

In giro per tournee, quando facevo il luciaio, capitava molto spesso che nei giorni di fermo, o di off come si chiamano nel gergo criptico degli iniziati, si incrociasse un altro tour e siccome ci si conosceva tutti era ovvio che ci si invitasse a vicenda a vedere il concerto a cui partecipavamo.
Io ho avuto la gran fortuna di vedere in questo modo Fabrizio De Andrè per ben due volte: la prima volta fu per il tour "Le Nuvole" e la seconda è stata
l'ultima sua apparizione in concerto: il 14 agosto 1998, la data di Roccella Ionica del "Tour Estivo '98".
Grande musicista, grandissima voce, grande talento, un potere evocativo enorme.
So già che scontenterò qualche fratello detrattore "zenese" parlando così di De Andrè ma non posso proprio farne a meno, quando ascolto alcune sue canzoni mi vengono le lacrime agli occhi e mi si stringe il cuore per la commozione.
La scelta del primo brano da mettere sul blog è stata durissima ma poi Sidun ha prevalso, primo perchè Creuza de ma' è stato il primo disco veramente "diverso" che ha fatto e poi ragazzi, per capire come mi ha fatto vibrare, regolate i bassi, alzate il volume "appalla" e ascoltatevi, specie dal minuto 3'20", quanta bella roba c'è dentro, poi mi direte...


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