La musica con la pancia


Tutte la volte che si parla di musica succede che si comincia a disquisire sulla tecnica, lo stile, la bravura, l'originalità di un brano o di un artista ma poco spesso di cosa ci evoca o ci smuove dentro.
Così mi è venuto in mente di raccontare la MIA musica ovvero quella che mi piace ma da un punto di vista diverso ovvero descrivendo quello che mi ricorda o mi fa sentire quando l'ascolto.
So già che sarà durissima data la quantità di brani che mi danno brividi o che me li hanno dati e che spaziano dalla classica al rock, dalla musica d'autore italiana all'elettronica anni '80.
Che dire... proviamoci e vediamo che succede.

giovedì 21 febbraio 2013

John Faey - Dance Of Death

Ogni tanto si riparla di cinema. Nel 1970 uscì Zabriskie Point Film di Michelangelo Antonioni.
Noi lo vedemmo un paio di anni dopo all'Universale d'essai, mitico cinema fiorentino di cui potete agevolmente trovare notizie in rete e che con le sue selezioni di film coltivò e fece fiorire il nostro immaginario anche musicale.
Zabriskie Point aveva una colonna sonora pazzesca, come dice la pubblicità del ciappi "c'è de' pezzi bellissimi dentro", talmente tanti che varrebbe la pena di dedicargli un post tutto suo, ma questa volta parliamo di John Faey un chitarrista di blues, finger picking e molto altro: un grande!

Fu guardando il film che lo sentii per la prima volta con questo brano che mi colpì tantissimo ed infatti pochi mesi dopo per poter provare a suonarla, durante le vacanze estive andai a lavorare e comprai la mia prima scalcagnatissima chitarra. Poi cominciai ad ascoltare anche il resto delle cose fatte da lui e mi piacquero parecchio sia quelle fatte come John Faey che quelle fatte come Blind Joe Death, uno pseudonimo adottato all'inizio della carriera quando ciò che suonava era quasi solo blues...
basta! Come dice la copertina del blog non voglio parlare di tecnica, biografie, ecc., vi dico solo che la musica e il film insieme erano perfetti, meravigliosi!
Ultima indicazione: se vi interessa andate a leggervi la bio di John Faey su Wikipedia
Vi faccio ascoltare tre brani di stile diverso fra loro, gustateveli...

Dance Of Death




Un finger picking blues


Un classico in bottleneck



martedì 5 febbraio 2013

Ofra Haza - Galbi

1988, altra tourne, altro fonico di palco che prova l'impianto, altro brano che mi colpisce.
L'elettronica e i bei suoni mi sono sempre piaciuti ma questo brano aveva qualcosa in più: una sonorità etnica mediorientale affascinante...
Mi informo e scopro che la cantante si chiama Ofra Haza, è israeliana di origini Yemenite, è molto tempo che canta musica tradizionale Yemenita.
Cerco... e trovo il disco: si intitola Shaday ed è un riuscitissimo mix di elettronica ed etnica.
Devo dire che quello che ha fatto poi non mi ha entusiasmato molto però questo e la produzione precedente, quella di musica tradizionale, mi è piaciuta assai.
Ofra Haza è morta di AIDS nel 2000.

Vi faccio ascoltare due brani da Shaday con gli originali a fronte, come si direbbe di un libro.
Il primo si intitola Galbi:


...e questo è l'originale


Il secondo si chiama Im Nin'Alu


...e questa è la versione originale