La musica con la pancia


Tutte la volte che si parla di musica succede che si comincia a disquisire sulla tecnica, lo stile, la bravura, l'originalità di un brano o di un artista ma poco spesso di cosa ci evoca o ci smuove dentro.
Così mi è venuto in mente di raccontare la MIA musica ovvero quella che mi piace ma da un punto di vista diverso ovvero descrivendo quello che mi ricorda o mi fa sentire quando l'ascolto.
So già che sarà durissima data la quantità di brani che mi danno brividi o che me li hanno dati e che spaziano dalla classica al rock, dalla musica d'autore italiana all'elettronica anni '80.
Che dire... proviamoci e vediamo che succede.

sabato 27 ottobre 2012

Tubeway Army - Are You Friends Electric

Che meraviglia i sint analogici! Sembra una contraddizione visto che parliamo di elettronica ma i suoni erano caldi, avvolgenti, fumosi e bui come i posti che frequentavamo allora e si addicevano al periodo. Gary Numan e i Tubeway Army mi piacquero al primo ascolto, con le cuffie in testa, in radio durante la conduzione.
In quel momento era esattamente cio che avrei voluto sentire: una ballata che sapeva di futuro...


domenica 21 ottobre 2012

C.S.I. - Forma e Sostanza

Ogni tanto riguardare i vecchi dischi ti fa trovare delle cose che sono profondamente impresse nella memoria ma se non sollecitate non escono, come questo disco... Che potenza! Che forza evocativa...
Dopo lo scioglimento dei vecchi CCCP che che mi piacevano molto, avevo seguito con meno costanza le vicissitudini di Lindo Ferretti, fino all'uscita di questo disco che come l'ho sentito mi ha fulminato...
Il primo brano che mi fulminò fu "Brace", quando arrivai al brano successivo "Forma e Sostanza" avevo gli occhi lucidi e la parola che mi venne alla bocca fu: "Grandi!..."


sabato 20 ottobre 2012

Hawkwind - Master of the Universe

Come succede spesso da un po' di anni a questa parte, la pubblicità recupera musica dai '60/'70. Questa volta è stata una casa automobilistica.
Li avevo già rammentati in un post  sul forum dei Bandabonnisti e lo spot me l'ha fatto ricordare.
Ero giovanissimo, credo che fosse il 73 e avevo sentito questo disco perchè me lo aveva prestato un amico. Mi mettevo ad ascoltarlo in salotto mascherando la lampadina accesa con un pezzo di plastica rossa per creare l'atmosfera: si vede che era già in embrione la passione per il lavoro che avrei fatto in seguito.
Poi arrivò la notizia: gli Hawkwind in concerto a Firenze, al Goldoni!
Quella sera presi il 20 e poi l'11 e arrivai sul posto. Un bel po' di capelloni, ero un capellone anch'io, la maggior parte stravolti: un bell'ambiente per un concerto degli Hawkwind.
Quando iniziò fummo travolti da sonorità avvolgenti, continue, come un tappeto che portava lontano, le luci gli effetti e la danzatrice seminuda che ballava con loro sul palco completavano l'atmosfera ipnotica: erano veramente "space rock" come si definivano! Non avevamo mai visto nulla di simile!

Il bassista della band probabilmente lo conoscete in molti era Lemmy Kilmister che poi fondò quella mitica band che si chiama Motorhead.




Due al prezzo di uno ci aggiungo anche l'intervista a Stacia "the dancer" 



lunedì 8 ottobre 2012

Califone - Dime Fangs / Electric Fence

Visto che nel Post a proposito dei Black Keys ho parlato di Modest Mouse come produttore, parliamo anche di questi pazzerelloni da lui prodotti: si definiscono o gli hanno definiti, "industrial folk" e direi che la definizione calza a pennello.
Quando ho scoperto che esistevano era primavera e mi hanno fatto passare uno splendido pomeriggio in campagna.
Titoli stranissimi tipo: Don't let me die nervous, Porno Starlet vs Rodeo Clown, Beneath the Yachtsman, To hush a sick transmission, Pastry Sharp, etc. le atmosfere rarefatte e la rumoristica che spesso usano nei loro brani, mi sono piaciuti parecchio.
Lascio qui un paio di brani, uno acustico e uno elettrico poi fate voi...