La musica con la pancia


Tutte la volte che si parla di musica succede che si comincia a disquisire sulla tecnica, lo stile, la bravura, l'originalità di un brano o di un artista ma poco spesso di cosa ci evoca o ci smuove dentro.
Così mi è venuto in mente di raccontare la MIA musica ovvero quella che mi piace ma da un punto di vista diverso ovvero descrivendo quello che mi ricorda o mi fa sentire quando l'ascolto.
So già che sarà durissima data la quantità di brani che mi danno brividi o che me li hanno dati e che spaziano dalla classica al rock, dalla musica d'autore italiana all'elettronica anni '80.
Che dire... proviamoci e vediamo che succede.

mercoledì 20 marzo 2013

Un anno di blog

Buon compleanno Musicadipancia

 

Siamo arrivati ad un anno, un anno di ricordi, di sensazioni lontane e recenti che ho raccontato a proposito della musica come io l'ho sentita.
Continuerò a postare senza ordine, cronologia, genere su tutto quello che mi piacerà o mi è piaciuto, che ho visto e che mi capiterà di vedere e continuerò a raccontare solo sensazioni.
Ringrazio chi mi ha seguito e chi è capitato qui per caso e spero di avergli dato l'idea dei brividi che ho sentito io con queste canzoni.

A suivre...

Rino Gaetano - Mio fratello è figlio unico

L'avevo già sentito, andava alla radio tutti i giorni, con "Berta filava", mi sembrava un pezzo nuovo un po' strano, divertente. Ma la sorpresa fu vederlo in televisione e li mi piacque veramente.
In un periodo, il 1976, in cui i cantautori italiani erano preoccupatissimi di farsi vedere tutti seri, compresi nel proprio ruolo. lui in quella trasmissione della RAI, Adesso musica, se ne fregava completamente, si era portato il cane e ci giocava cantando in playback fino a che non smise del tutto di fare finta e mentre la voce registrata continuava ad andare lui continuò a giocare con il cane. A quei tempi la trasgressione delle regole andava di moda ma non per un cantante in promozione discografica e soprattutto non in RAI!
Mi incuriosì tantissimo, mi feci prestare l'album e scoprii questo pezzo che non è il massimo dell'originalità, anche se ha degli spunti di arrangiamento notevoli per quei tempi, ma è una rock ballad che nella fusione tra musica, testo e interpretazione ha una potenza che poche canzoni italiane dello stesso genere hanno e soprattutto continua ad essere attualissima.
La prima volta che l'ho sentita mi ha fatto venire i lucciconi agli occhi ed ora che la sto risentendo mentre scrivo il post me li ha fatti tornare...
Miss you Rino...






martedì 12 marzo 2013

The Residents

E' stata forse la band più folle che mi sia capitato di sentire ed anche vedere dal vivo, destrutturatori deliranti quando si trattava di cover ed autori di album eccezionali. Nessuno sa chi siano i componenti di questo leggendario gruppo, attivo, almeno con questo nome dall'inizio degli anni 70.
Dopo aver scoperto la loro esistenza intorno al 80 mi misi come al solito a cercare tutto quello che avevano fatto fino ad allora, figuratevi quindi l'emozione quando seppi che sarebbero venuti a Firenze in tour.
Era l'83 e mi vidi un concerto pazzesco con questi tipi che suonavano, vestiti in frac con il cilindro e un occhione al posto della testa, una musica completamente sconvolta, atonale, fantastica, da rimanere a bocca aperta, e soprattutto con poca elettronica anche se non pare...
Per loro tre brani di cui uno dal vivo perchè se lo meritano e la voce di Wikipedia sulla loro storia che se vi prenderete un po di tempo per leggerla, è tanto strana quanto interessante.
E' il caso di dire "BUON ASCOLTO!"