La musica con la pancia


Tutte la volte che si parla di musica succede che si comincia a disquisire sulla tecnica, lo stile, la bravura, l'originalità di un brano o di un artista ma poco spesso di cosa ci evoca o ci smuove dentro.
Così mi è venuto in mente di raccontare la MIA musica ovvero quella che mi piace ma da un punto di vista diverso ovvero descrivendo quello che mi ricorda o mi fa sentire quando l'ascolto.
So già che sarà durissima data la quantità di brani che mi danno brividi o che me li hanno dati e che spaziano dalla classica al rock, dalla musica d'autore italiana all'elettronica anni '80.
Che dire... proviamoci e vediamo che succede.

sabato 31 marzo 2012

The Clash - London calling

1980. Ragazzi! I Clash a gratis a Bologna in piazza Maggiore il primo giugno! Evvai!
Si parte neanche tanto per tempo nel pomeriggio e arriviamo che in piazza c'era un bel po' di gente, fendiamo la folla come al solito e inizia l'attesa. Gruppi spalla... Poi salgono i Cafè Caracas,
i "Police denoantri" fiorentini, in cui militavano il futuro Raf e il futuro chitarrista dei Litfiba Ghigo. Li ascoltavamo nei clubbini molto spesso e quindi ci sgoliamo un po', per sostenerli, ma non è una gran performance... Pausa...
Seguono dialoghi tra fiorentini:
"Oh ma i Clash arrivano? S'è fatto tardino...".
Boato, i Clash!....
"Oh ma quello unn'è miha il loro batterista!"
"No! E' quello d'i ggruppo spalla!"
"O come sonano..."
"Per forza: un sa i pezzi..."
"Vabbè... Bellino...".
Settimo pezzo, entra Topper Headon, il batterista che s'era perso, REWIND! Il concerto daccapo...
"Eccoli i Clash!!!"
E giù a saltare con le lacrime agli occhi per la felicità.

Nessun commento:

Posta un commento

Se vi va lasciate un commento...