La musica con la pancia


Tutte la volte che si parla di musica succede che si comincia a disquisire sulla tecnica, lo stile, la bravura, l'originalità di un brano o di un artista ma poco spesso di cosa ci evoca o ci smuove dentro.
Così mi è venuto in mente di raccontare la MIA musica ovvero quella che mi piace ma da un punto di vista diverso ovvero descrivendo quello che mi ricorda o mi fa sentire quando l'ascolto.
So già che sarà durissima data la quantità di brani che mi danno brividi o che me li hanno dati e che spaziano dalla classica al rock, dalla musica d'autore italiana all'elettronica anni '80.
Che dire... proviamoci e vediamo che succede.

venerdì 29 giugno 2012

Polyrock - Romantic Me

I Polirock... la mia prima tournee con un gruppo straniero, quattro concerti in giro per l'Italia da Milano fino alla Campania. Mi piacevano già molto da prima, dal vivo mi piacquero ancora di più, erano bravi e la produzione di quel mattacchione di Philip Glass rendeva la la loro musica molto originale.
Di quel tour ricordo la fatica, le notti insonni per i trasferimenti e un episodio che
mi è rimasto piacevolmente impresso: eravamo in campania per l'ultima data e noi due del service, cioè quelli che portavano in giro e montavano audio e luci, non eravamo ancora stati pagati dagli organizzatori del tour cioè eravamo a rischio di "sola". Io ero l'unico tra di noi  che parlava inglese, andai dal loro fonico che era newyorkese come loro, gli spiegai la faccenda e gli dissi che senza soldi non avremmo acceso gli impianti. Lui mi ascoltò dopo di che mi disse che non solo facevamo bene a far così ma aggiuse che finchè non ci pagavano il gruppo non sarebbe salito sul palco, il bello fu che lo fecero davvero!

Il giorno dopo ci salutammo con grandi abbracci, loro tornarono a New York e noi tornammo a casa con quello che dovevamo avere.
Gente in gamba, ricordo moolto piacevole....



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