La musica con la pancia


Tutte la volte che si parla di musica succede che si comincia a disquisire sulla tecnica, lo stile, la bravura, l'originalità di un brano o di un artista ma poco spesso di cosa ci evoca o ci smuove dentro.
Così mi è venuto in mente di raccontare la MIA musica ovvero quella che mi piace ma da un punto di vista diverso ovvero descrivendo quello che mi ricorda o mi fa sentire quando l'ascolto.
So già che sarà durissima data la quantità di brani che mi danno brividi o che me li hanno dati e che spaziano dalla classica al rock, dalla musica d'autore italiana all'elettronica anni '80.
Che dire... proviamoci e vediamo che succede.

domenica 9 dicembre 2012

Jethro Tull - Locomotive Breath

Anno 1973, 17 marzo, io e i' Biri si parte il pomeriggio in autostop per Bologna! Si va a vedere i Jethro Tull!
Arriviamo al palasport e scopriamo che la tensione è già abbastanza alta: dicono che sono finiti i biglietti ma sono solo voci per cui ci mettiamo in fila alla biglietteria. Ogni tanto si apre lo sportello e vendono qualche biglietto, non capiamo con quale criterio. Intanto il tempo passa, l'ora del concerto si avvicina e noi ci avviciniamo allo sportello. Cominciamo a vedere dei movimenti strani: un certo numero di celerini si avvicinano alla biglietteria. Manca una sola persona poi tocca a noi, siamo eccitati: tra poco si entra nel palasport!
Succede tutto all'improvviso: il ragazzo di fronte a noi si innervosisce e inveisce contro la biglietteria, il poliziotto li accanto comincia a manganellarlo. Ne arrivano altri. Chiusi tra le transenne senza la possibilità di sfilarsi subito ci prendiamo un paio di manganellate a testa poi ne usciamo e li parte il casino.
I ragazzi chiedono perchè e giù manganellate. Poi cominciamo a spintonare e ad urlare e giù manganellate: cominciano a volare i sassi, arrivano le camionette, partono le cariche, lacrimogeni, sassate e poi qualche molotov improvvisata: più di due ore di scontri con la polizia.
Noi eravamo molto giovani e stavamo in mezzo a questo casino affascinati, era una sorta di sfogo della rabbia accumulata durante tutto il pomeriggio ma faceva anche un po' paura, eravamo molto giovani.
Di quella giornata rimase l'adrenalina e l'eccitazione di sentirsi "contro" e la rabbia e la delusione di non essere riusciti a vedere il concerto.
Negli anni successivi mi è capitato di vederli suonare e tutte le volte ho ripensato a quell'episodio: era stato un assaggio dell' "Avventura"....



Il concerto era questo, registrato su pellicola super8.
Un enorme grazie a "Tuglietti Project 8mm"


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